Ne ho già scritto qualche giorno fa.

Sono cresciuto con le metafore botanico-politiche.
Quella dei garofani, la rivoluzione portoghese, che il Psi importò.
E poi la quercia, con le radici comuniste in dissolvenza.
E certo, le rose, abbandonate, insieme al pane.
E poi la margherita, fior da fiore.
E ancora l’ulivo, il simbolo più forte, e italiano, e mediterraneo (a vocazione europea).

E poi ci sono state mille altre evoluzioni: un girasole campeggia sul simbolo dei Verdi europei, a cui Possibile partecipa.

Come ricordava il mio amico (grande) Stefano Bartezzaghi, c’erano anche gli asparagi, di mezzo, e mille altre metafore impazzite. Poi siamo passati alla fauna, tra gufi e mucche, solitamente in corridoio, ma sono state le piante le vere protagoniste della politica italiana per tanti anni. Dal punto di vista metaforico, però, solo quello.

Noi pensiamo che le piante non siano solo una metafora e che riforestare significhi contribuire a salvare il pianeta. E che possiamo e dobbiamo farlo ora.

Perciò metà di tutte le donazioni che raccoglieremo attraverso questa campagna di crowdfunding di Possibile, per la campagna di Europa Verde, sarà utilizzata per piantare alberi. Perché per noi le piante non sono un simbolo elettorale. Per noi sono piante. E le piantiamo.

Per partecipare, seguite il link: www.gofundme.com/tocca-a-noi-possibile-per-europa-verde/

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