Non esiste alcuna «giustificazione razionale perché si continuino a criminalizzare le droghe».

Leggete questo articolo di Wired che a sua volta riprende il British Medical Journal, una delle riviste mediche più autorevoli, e in particolare un editoriale: «Drugs should be legalised, regulated, and taxed».

Come forse qualcuno ricorderà, ne ho scritto diffusamente in Cannabis. Dal proibizionismo alla legalizzazione, perché anche nel nostro Paese si riflettesse sul fallimento della guerra alla droga e sul danno che la criminalizzazione provoca ai tossicodipendenti. È il momento di sperimentare un approccio alla portoghese, qualitativo e educativo, che ha consentito di raggiungere grandi risultati nella riduzione del danno, nel contenimento delle numero delle vittime, nella riduzione degli aspetti criminali che accompagnano il fenomeno. Perché il proibizionismo peggiora le cose, in tutti i sensi. E si è dimostrato perdente.

Per una legalizzazione della cannabis e per una strategia diversa nei confronti delle sostanze stupefacenti in generale. Una questione ‘civile’ e però anche ‘sociale’, come ricordavo qualche giorno fa.

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