A Bergamo una candidata alle elezioni regionali nella lista di #liberieuguali è stata ripetutamente oggetto di attacchi xenofobi e sessisti per il semplice fatto che si è candidata, essendo cittadina italiana: i suoi genitori sono albanesi e ciò è considerato di per sé un problema.

Quando vi dicono che i problemi non riguardano coloro che «si integrano», ma i «clandestini», non credetegli: il problema è essere «stranieri».

A Bruna Kola da qualche ora scrivono offese e ingiurie, proprio nei giorni in cui dopo l’attentato di Macerata Salvini non riesce a capacitarsi che qualcuno parli di fascismo, un po’ come quella storiella dei due pesci raccontata da David Foster Wallace:

«Ci sono questi due giovani pesci che nuotano e incontrano un pesce più vecchio che nuota in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo: “Salve ragazzi, com’è l’acqua?” e i due giovani pesci continuano a nuotare per un po’ e alla fine uno di loro guarda l’altro e fa: “Che diavolo è l’acqua?”».

Che diavolo è il fascismo? E che bisogno c’è di fare una campagna #antifa, ovvero antifascista, antifanatismo e anche antifake?

Ecco, leggendo i messaggi ricevuti nella sua pagina pubblica da Bruna, forse può potremmo capirne di più:

Vai a comandare in Albania stronza ne abbiamo pieni i coglioni di avere qui solo dei lazzaroni mantenuti o dei delinquenti

Per poi aggiungere:

Torna in Albania a battere.

Un altro commentatore:

Lei spera di essere come la Boldrini… io spero che anziché violentare donne comuni, comincino a violentare donne sinistronze ma forse non siete neppure all’altezza di essere violentate.

Ancora:

Stronza razzista verso gli italiani spero tu possa non arrivare a domani.

Una donna italiana, che lavora in Italia, come la sua famiglia, paga le tasse e tutto il resto, non dovrebbe candidarsi. Poi magari al bar, quelli dell’«invasione» trovano normale giustificare l’evasione e che si candidino quelli che non pagano le tasse: sono gli stessi che parlano di invasione per non parlare di evasione. Lì nessun problema di «cittadinanza», nessun insulto. Però se una donna «invade» le liste, allora sì, le si augura ogni forma di violenza.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti