Nelle ore che sono seguite alla sparatoria di Macerata molto si è detto, specie da parte della destra, su presunti rapporti di causa-effetto tra l’immigrazione e il ricorso alla violenza da parte dei cittadini. Quasi un invito a farsi giustizia da sé, o per lo meno a sentirsi “coperti” e “giustificati” qualora si scegliesse questa strada.
Senza dimenticare il pessimo dibattito di qualche mese fa sulla “legittima difesa” e sul diritto a portare armi dei cittadini.

Ma appellarsi alla difesa personale e alla giustizia privata di fronte a uno stato che trascura il cittadino, è non solo un messaggio sbagliato e pericoloso, è anche un falso argomento, basato su una visione distorta della realtà.

La verità, senza trascurare gli aspetti tragici e senza negare il dolore che questi atti hanno causato e causano, è che tanto il presunto assassino di Pamela quanto il reo confesso autore della sparatoria di Macerata sono stati fermati dalle forze dell’ordine in pochissimo tempo. Come è altrettanto vero che i reati violenti sono in calo costante da anni. Nonostante la presunta invasione di criminali e terroristi che la sinistra (?) starebbe favorendo.

Dovremmo piuttosto chiederci cosa ci faceva una persona come Luca Traini, che secondo indiscrezioni non ancora confermate dagli inquirenti pare soffra di disagio psichico, con un porto d’armi, sebbene solo a scopo di utilizzo in un poligono di tiro.
Dovremmo chiederci che cosa mai sarebbe successo se molti dei cittadini maceratesi coinvolti nella sparatoria fossero stati a loro volta armati, come la destra sembra incoraggiare.
Crediamo che il colpevole (o presunto tale) sarebbe stato assicurato alla giustizia prima? O crediamo piuttosto che il panico e forse persino i feriti in città sarebbero aumentati?

Crediamo che sarà la cultura della violenza che ci salverà dalla violenza?
Crediamo che le nostre periferie e le nostre province saranno sicure solo quando ciascuno di noi sarà barricato in casa armato fino ai denti?

O forse quello che serve sono maggiori fondi e personale alle forze dell’ordine, accoglienza e integrazione ordinata, rigorosa e trasparente, servizi e assistenza alle fasce più deboli della nostra popolazione, migliori condizioni abitative?

L’unico scudo che ci tiene tutti al sicuro è quello della Repubblica, della comunità. L’unica arma in grado di sconfiggere la violenza è quella del progresso sociale.

Chi dice il contrario vuole solo aumentare la paura e il disagio e nutrirsene per alimentare la propria sete di potere.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti