Esito fascistissimo delle celebrazioni monzesi del 4 novembre: a sorpresa, con un vero e proprio blitz, la delegazione ufficiale guidata da sindaco e vicesindaco, con tanto di fascia tricolore e gonfaloni, ha reso omaggio alla memoria di un gerarca fascista. Un fatto grave, ancor più grave se si pensa al clima politico in cui è avvenuto, con gli episodi di rappresaglia fascista registrati a Roma nelle ultime ore.
Le foto di Arengario e, qui di seguito, il comunicato dell’Anpi e delle altre associazioni anti-fasciste:
La mattina del 4 novembre al cimitero di Monza, non prevista dal programma dettagliato delle celebrazioni inviato alle nostre associazioni, è stata aggiunta a sorpresa una visita del sindaco con fascia tricolore, accompagnato dal vicesindaco e dal gonfalone della città, seguito dalle autorità, da stendardi e rappresentanti delle varie associazioni d’arma, alla tomba del gerarca fascista Aldo Tarabella, generale delle camicie nere, la cui statua si appoggia ad un vistoso fascio littorio.

Esprimiamo la nostra profonda indignazione per questa pubblica provocazione. Infatti l’ufficialità della iniziativa a sorpresa, non programmata dalla apposita commissione, ci dice che non si è trattato di un atto di civiltà o di un passo verso la pacificazione, come si vorrebbe far credere, ma di una grave offesa alla nostra città, da sempre profondamente antifascista, ancora più grave di qualsiasi tentativo di parificazione tra chi ha combattuto per libertà e democrazia, fondamenti della nostra Repubblica, e chi per mantenere una dittatura complice degli eccidi e delle barbarie naziste.

Dinnanzi a questa grave onta alla nostra città, ai rigurgiti fascisti e razzisti che si verificano in Italia ed Europa, in occasione del 60° della promulgazione della Costituzione repubblicana, le nostre associazioni si impegnano a far rivivere la memoria storica dell’epopea della guerra di Liberazione dall’invasore nazista e dalla dittatura fascista.

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