In una lunga e nervosissima intervista su Repubblica, Rosy Bindi ribadisce il concetto: alle primarie, per il Pd, ci sarà solo Bersani.

Siccome la questione non è di secondaria importanza (trattandosi di questione primaria per definizione), sarebbe il caso che Bersani chiarisse fin d’ora il concetto, perché a parlare non è uno che non conta nulla (come me), ma la presidente del Pd. Cioè, la seconda ‘carica’ del partito.

In questo momento, per essere chiari, la presidente del Pd dice una ‘cosa’ molto diversa da quelle che dice il segretario del Pd. Una ‘cosa’ contraria.

Il segretario pensa di chiarire subito la posizione del Pd, smentendo la propria presidente, senza dover aspettare altre tre settimane e l’assemblea nazionale? Sarebbe così gentile ed ecumenico (come appare, da qualche giorno a questa parte) anche nel chiarirci alcuni aspetti, circa l’«apertura» di queste primarie?

Perché la ‘cosa’ riguarda qualche milione di elettori. E ci sta portando via tempo e risorse: e non vorrei che la posizione, poi, fosse quella espressa, in più di un’occasione, da Rosy Bindi. Da Franco Marini. E da molti altri.

Perché capisco il nervosismo, ma l’autolesionismo, quello no. Non va bene.

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