Formigoni dice che la sinistra abbaia (testuale), perché non c’è alcun problema per la sua amministrazione, che ha ottimi standard di qualità. E nessuno vuole davvero andare a votare.

In effetti, sono solo quattro dico quattro gli amministratori della sua giunta coinvolti in vicende giudiziarie. Uno ha già patteggiato, due sono stati arrestati, il quarto è sotto inchiesta per corruzione.

Formigoni risponde che non vale, perché è la giunta precedente, come se non fosse un’ovvietà che le indagini riguardano il passato. E, si fa notare, la giunta dei quattro indagati è stata in carica fino al 2010.

Questi atteggiamenti sono pericolosi, perché devastano quel poco che è rimasto della politica italiana. Non riconoscere la gravità della situazione, offendere chi fa notare il quadro allarmante dell’istituzione di cui fa parte, gridare al complotto se il Corriere della Sera (un giornale che ha sempre ‘stimato’ Formigoni) lo attacca, fare finta di niente, ricorrere all’argomento di Scajola, è inaccettabile. Non solo per la sua parte politica, ma per tutti.

E che uno ‘statista’ finga di non rendersene conto, facendo il fenomeno, lo è ancora di più.

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