Con Marco Vassalotti abbiamo seguito fin dalle prime ore la vicenda oscena che riguarda, da un anno, Patrick Zaki. In occasione di un anniversario che non avremmo mai voluto celebrare, abbiamo deciso di lavorare insieme alla edizione del diario che Marco ha curato, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, udienza dopo udienza.

People lo mette a disposizione come Free (cioè gratuitamente, come pdf da scaricare dal sito Peoplepub.it) e ne farà omaggio nei prossimi giorni a chi ordina anche un solo libro sul nostro sito, all’insegna della circolazione di idee e di battaglie a cui teniamo così tanto.

L’arresto e la detenzione di Patrick sono un fatto enorme di per sé e un preciso indicatore di quanto sia guasto il mondo. Mentre si protesta con il regime di al-Sisi, anche in relazione al caso ancora aperto della morte di Giulio Regeni, arrivano fregate italiane e riconoscimenti francesi, continuano come se niente fosse i rapporti commerciali e la dotazione di armamenti, esplicitamente vietata da una legge che risale a trent’anni fa, che nessun Parlamento e nessun Governo ha fatto rispettare con l’Egitto e non solo.

Vassalotti ricostruisce passo passo un anno di rinvii, omissioni, violenze, brutalità, che riguardano Zaki e centinaia, forse migliaia di altre persone in un Paese dove non esiste la libertà di espressione, di parola e di movimento e le controversie politiche sono risolte a botte di arresti, di torture, di sequestri di persona, nei confronti delle personalità più attive e più in vista. A meno che tu, ovviamente, non sia d’accordo con il Capo.

L’eterna questione del fascismo si ripropone, insomma.

Che siano maledetti, come scriviamo ogni mattina, in tanti. Chi detiene Zaki e chi non fa niente in suo potere per liberarlo.

E noi Zaki, studente bolognese, vogliamo vederlo tornare a studiare, insieme ai suoi amici e colleghi, perché il suo ergastolo preventivo e cautelare (curiose, a volte, le parole), come è stato definito, è uno scandalo mondiale.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti