Ora sui mutui – oltre al governo – anche Abi interviene, per rassicurare, dando ovviamente esclusiva responsabilità all’Europa, quando sappiamo benissimo tutti quanti che le cose non stanno così, che quando si tratta di recepire sono gli Stati a doversi interrogare sulle modalità del recepimento, sentendo gli ‘interessati’, tipo Patuelli.

Non è la prima volta che capita di registrare una resipiscenza del terzo tipo. Un mese fa Abi ha dichiarato di essere favorevole all’introduzione (che poi sarebbe appunto una reintroduzione) degli scenari probabilistici sui rischi dei prodotti, scenari che Abi e Consob avevano tolto nell’agosto del 2009 (con il sempre cosciente Vegas) creando quelle distorsioni che poi sono esplose nei casi di mancata trasparenza meglio noti sotto il nome di Banca Etruria e che in realtà riguardano tutti quanti.

Tipico della classe dirigente italiana: non vigila, non è trasparente, tutela gli interessi di alcuni (i soliti), poi dice che è colpa di Bruxelles. Come se l’Italia poi non fosse in Europa. In effetti forse ne è uscita senza comunicarcelo. O, più probabilmente, in Europa non è mai davvero entrata.

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