Giuseppe Mendicino espone in modo preciso la questione delle ‘torri’ di Rai Way:

Ei Towers, una società del gruppo Mediaset, vuole lanciare un’offerta pubblica per comperare il 66,7% di una società del gruppo Rai che – per legge, così si è detto – deve restare di proprietà del gruppo Rai al 51%.

Attualmente la Rai possiede il 65% di RaiWay; è obbligata dalla legge a tenersi il 51%; quindi potrà vendere al massimo il 14%. E allora perché?

Per cercare di comprendere una manovra che pare illogica e contra legem, due sono le considerazioni da fare:

1) un DPCM non è una legge, ha una forza giuridica assai minore rispetto a un decreto legislativo o a un decreto legge. le parole “opportuno” e “allo stato” ne evidenziano ulteriormente la fragilità;

2) questo DPCM pare scritto in modo approssimativo: il tetto del 49% è stato inserito nelle premesse e non nel dispositivo, non nell’articolato. Nelle premesse si dovrebbero scrivere i presupposti di fatto e di diritto che motivano un provvedimento normativo, le disposizioni invece dovrebbero essere sempre scritte nell’articolato.

Un altro motivo di contestazione potrebbe riguardare la possibilità o meno di imporre un limite di questo tipo a un Consiglio di amministrazione, e questo nonostante la RAI sia un’azienda del tutto particolare.

Ieri alla Consob il Consiglio di amministrazione della RAI ha motivato il suo no evidenziando che, a fronte del quadro normativo e provvedimentale di riferimento, a cui la RAI deve necessariamente attenersi, la stessa è obbligata a mantenere la proprietà del 51% del capitale sociale di Rai Way.

Oggi su molti quotidiani è stata riportata la risposta di Ei Towers: «Non esiste alcuna norma di legge che imponga il mantenimento del 51% del capitale di Rai Way in mano pubblica».

È l’inizio di una forse prevedibile battaglia politico-legale? 

Va detto che a partire dalla fine del 2013 e nel corso del 2014 Berlusconi ha fatto cassa mettendo in vendita enormi pacchetti azionari (di Mediaset, di Mediolanum, di Premium, di EI Towers ecc.), per un incasso totale di un miliardo e mezzo di euro. L’OPA quindi era probabilmente pianificata da tempo. O forse Berlusconi si accontenterà di rimanere socio di minoranza?

Come andrà a finire?

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti