Il decreto Sblocca-Italia dovrebbe essere bloccato, dopo tutte le critiche che sono state fatte. Leggete qui.

Soffermatevi in particolare sulle preoccupazioni di Raffaele Cantone, sul pericolo che si sblocchi (soprattutto) la corruzione:

Concentra troppi poteri in mano all’amministratore delegato di Fs la norma del decreto Sblocca Italia che assegna a Michele Elia il ruolo di commissario straordinario per la Napoli-Bari. Lo segnala Raffaele Cantone, presidente dell’Anac in audizione dalla commissione Ambiente della Camera. «Il punto più problematico – ha detto Cantone – riguarda il caso abbastanza fisiologico in cui non si raggiunga un accordo in sede di conferenza dei servizi». La legge prevede che «se l’intesa non si raggiunge vale la volontà del commissario». Ecco, «si tratta di una scelta problematica perché non dimentichiamo che il commissario è anche l’amministratore delle Ferrovie dello Stato, e di fatto l’ad Fs finisce per sostituirsi alle autorizzazione ambientali». Cantone suggerisce di spostare in questo caso la decisione in ambito politico. Insomma, «c’è un meccanismo che non è un vero e proprio conflitto di interesse», perché Fs «è un’entità pubblica, una società privata ma a totale controllo pubblico», spiega Cantone. Però «è evidente che c’é un soggetto che ha interesse al compimento delle attività che è anche soggetto attuatore pubblico degli appalti».
Criticità vengono segnalate anche sulle concessioni autostradali con una norma che Cantone giudica «non del tutto comprensibile», anche se «di fatto» comporta una «proroga delle concessioni». Il presidente dell’Anac si sofferma, in particolare, sul meccanismo che affida ai concessionari la possibilità di presentare progetti nei tratti di interconnessione. Un misura di «sblocco» delle opera ma sottolinea che nel testo «non è chiaro chi approva il progetto». Cantone osserva peraltro che la misura comporta nuovi oneri per le società in una fase in cui «il trasporto autostradale è molto meno redditizio di quanto non lo sia stato in passato».

E quello che dice Giovanni Pitruzzella sulla concorrenza:

Il presidente dell’Antitrust GIovanni Pitruzzella condivide i dubbi di Cantone sulle concessioni autostradali. Il decreto, dice Pitruzzella «contiene aspetti delicati in una prospettiva concorrenziale». In particolare l’Agcm si riferisce alla norma secondo cui l’affidamento dei lavori e dei servizi di importo superiore alla soglia comunitaria, ulteriori rispetto a quelli previsti dalle vigenti concessioni, sia realizzato tramite procedure ad evidenza pubblica ai sensi del codice degli appalti. «La norma non appare di agevole comprensione», osserva Pitruzzella.

La perplessità espressa da Pitruzzella si riferisce alla possibilità offerta alle società di avviare, entro fine 2014, procedure di modifica del rapporto concessorio anche attraverso «l’unificazione di tratte interconnesse». E la «possibilità di unificare titoli concessori, aventi scadenze differenziate, si potrebbe prestare ad accorpamenti idonei a eliminare del tutto e potenzialmente per periodi significativi un essenziale fattore concorrenziale del settore». Il Garante ricorda infatti che «nel settore autostradale le uniche forme di stimolo concorrenziale» sono costituite dalla gara per l’attribuzione della concessione e dalla «spinta all’efficienza derivante da
forme di regolazione incentivante dei pedaggi». «In ogni caso – conclude – si dovrebbe
valutare l’esclusione nell’ambito di applicazione della norma delle concessioni già scadute per le quali sono state avviate le procedure di selezione di gara».

Poi mi dite cosa ne pensate.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti