Alla vigilia dell’arrivo in aula della discussione sul conflitto d’interessi iniziamo a parlarne a Pisa il 3 ottobre in un seminario organizzato dai costituzionalisti Andrea Pertici e Emanuele Rossi, cui il vostro affezionatissimo parteciperà con Giovanni Pitruzzella e Marco Taradash.

In questa legislatura, alla Camera, sono stati presentati quattro progetti di legge (tra cui uno del vostro affezionatissimo) per modificare la legge Frattini, che, nel 2005, fu giudicata inefficace dalla Commissione di Venezia (organo del Consiglio d’Europa), che invitò l’Italia a modificarla. Da allora, però, non è stato fatto niente (nonostante un tentativo esperito durante la XV legislatura). E, tra le molte riforme che i vari Governi susseguitisi hanno messo in campo, il conflitto d’interessi non è mai rientrato.

Anche l’attuale Esecutivo, tra le molte – moltissime – riforme non ha fatto rientrare quella del conflitto d’interessi. La Camera, però, ci sta lavorando. E le proposte presentate presentano molti tratti comuni che potrebbero agevolare la riforma. Tutte, infatti, sostituiscono al debole controllo successivo della legge Frattini, un sistema di prevenzione del conflitto d’interessi, da realizzare attraverso una completa e pubblica dichiarazione degli interessi e quindi l’adozione – su indicazione di un’Autorità indipendente (generalmente l’Antitrust) – di strumenti idonei ad assicurare una piena separazione tra gli interessi pubblici che il titolare di una carica (generalmente di governo) deve tutelare e quelli privati che fanno capo al medesimo soggetto o a suoi prossimi congiunti. Si tratta di incompatibilità, obblighi di astensione, blind trust (o mandato fiduciario) o (eventualmente) obbligo di alienazione, da graduare in relazione alla specifica situazione di conflitto d’interessi, su indicazione, appunto, dell’Autorità.

Si tratta comunque di un’occasione imperdibile, che contribuirebbe certamente a rendere il nostro Paese maggiormente affidabile, meno soggetto a episodi di corruzione e più aperto alla concorrenza.
Cominciamo a discuterne a Pisa, quindi, e poi dalla prossima settimana con impegno e determinazione in aula, alla Camera.

L’appuntamento è a Pisa venerdì 3 ottobre, alle ore 11, con Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorita garante della concorrenza e del mercato, e Marco Taradash, consigliere regionale della Toscana (Sala dei Cavelieri, piazza dei Cavalieri, 1)

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