Come già qualche giorno fa, mi chiedo se non è il caso che i candidati migliori rischino il posto, collocandosi nelle posizioni delle liste dove si passa solo se si vince a livello nazionale. Quanti ne passano se si perde, dieci? E se si vince, quindici? Allora sarebbe bello vedere i leader tra la decima e la quindicesima posizione. Se fossi in loro, tra i candidati che stanno offrendo la loro disponibilità per le elezioni, lo farei, per sfatare il mito del porcellum che vuole alcuni già sistemati in Parlamento ancora prima di iniziare la campagna elettorale e per dire chiaramente che pensiamo di vincere le elezioni (altro che). P.S.: a Roma nessuno ci ha spiegato come avverranno le famose consultazioni per scegliere i candidati a livello territoriale. Inizio a temere che le consultazioni saranno molto, troppo formali. E sarebbe il primo errore della nostra campagna elettorale.

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