In un clima funebre anziché no, dico a tutti i sostenitori della Monza che ha perso le elezioni di non perdersi anche d’animo. Dico di portare un fiore, quello della passione politica, perché le “opere di bene”, tutte quelle che potevamo, le ha già fatte l’amministrazione Faglia. Dico che ci saremo, a cominciare da Michele e da Roberto, in aula, a difendere quello che è stato fatto. Dico che valutiamo e valuteremo gli errori, ma non per deprimerci, ma per esserci, a Monza, anche se in minoranza. Dico che da stasera parte l’iter per la costituzione del Partito democratico a Monza e in Brianza e che non faremo come a Roma (anzi, se possibile, faremo tutto il contrario: comitato snello, giovane, aperto ai cittadini). Dico che faremo un’assemblea pubblica, nei prossimi giorni, per programmare insieme un’azione politica che ha una dignità che non si può certo ritenere svanita solo perché si è perso dal punto di vista elettorale. Dico che vorrei un gruppo unico e che a guidarlo ci fosse il sindaco (purtroppo) uscente. Dico che faremo una festa dell’Unità, prima dell’estate, in cui continuare a discutere e a capire. Dico che ci vuole un ricambio, e il primo a sostenere che ci vogliono energie nuove, come annunciato da tempo, è e sarà proprio chi vi scrive.

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