L’assessore Zambetti non è più assessore all’Ambiente. E’ andato all’Artigianato. E ha portato con sé il segreto del suo piano anti-smog, che non si è mai capito come fosse finanziato, quale risultati avesse consentito di raggiungere, quali novità avesse introdotto nei costumi dei lombardi. Partito Zambetti, scopriamo soltanto oggi, grazie al dirigente del settore, che esiste una tabellina che contiene – aggregati, ovviamente, e in modo per nulla esaustivo – i numeri del famoso e insieme fumoso piano (che poi è un po’ il colmo dei colmi, l’essere fumoso di un piano anti-smog). Due paginette due, che abbiamo cercato in tutta la regione, chiedendo a questo o a quello e che, lo apprendiamo oggi, erano depositate sulla scrivania del capo del settore. Proprio come la lettera rubata di Edgar Allan Poe. La scoperta ha del sensazionale, è evidente, come è chiaro che non ci daranno mai le risposte nel dettaglio, perché siamo in Lombardia, e non è abitudine essere troppo precisi nelle cose regionali. Quello che si può capire è che la monumentale cifra di 500 milioni di euro pubblicizzata da Zambetti è da spalmarsi sui prossimi cinque anni e che è del tutto probabile che nel 2006 non si arrivi a spendere quanto si era detto. E nei 500 milioni, come avevamo sempre sostenuto, c’è un po’ di tutto, per fare numero. E ci sono dei dati sconfortanti: solo 2 milioni per la ciclabilità, solo 6 per il rinnovo del parco auto e per i filtri anti-particolato. In compenso ci sono 43 milioni per l’agricoltura, che assorbe la parte più significativa del fantomatico piano per la qualità dell’area. Eredità di Zambetti, come la cabina di regia sull’inquinamento, che riuniva amministratori e tecnici, e che fin qui ha avuto – sarà per via del nome – una prassi del tutto televisiva: spenti microfoni e telecamere, spariva anche la cabina di regia, che andava in onda a seconda delle esigenze della giunta regionale e in coincidenza con le conferenze stampa del presidente e dell’assessore. Quelle celebri, dedicate ai maglioni, ai termostati, alle pizze e alle braciole. Conferenze e comunicati che rimarranno nella memoria, a costituire il Fondo Zambetti per le politiche regionali per l’ambiente. Un lascito per le generazioni future, che magari si occuperanno (loro sì, seriamente) dei problemi dell’inquinamento nella nostra regione.

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