Sabato Baobab ha manifestato a Roma contro il razzismo, contestando le scelte del governo, con decine di migliaia di persone giunte da ogni parte del paese.

Tre giorni dopo il Baobab è sgomberato e il ministro dell’Interno rivendica immediatamente lo sgombero. Uno sgombero senza soluzioni. Una responsabilità che risale a più di un governo fa, che riguarda fino in fondo l’amministrazione romana e che Salvini fa ‘esplodere’.

Nessuna soluzione alternativa, come accadde anche per chi fu sgomberato, con gli idranti, in piazza Indipendenza.

Chi sono le persone – perché sono persone, anche se dai racconti dei politici e dai resoconti giornalistici, non sembra – che sono state sgomberate? Scrive Repubblica:

«Ci sono almeno un centinaio di persone delle quali il Comune non si è ancora fatto carico”, hanno avvertito gli attivisti del Baobab che da giorni hanno aperto le porte del centro anche a decine di immigrati regolari, titolari di protezione umanitaria, che per effetto del decreto sicurezza, sono stati messi per strada dagli Sprar in cui erano ospiti per decisione delle prefetture e sono rimasti senza un tetto. Gli Sprar infatti d’ora in avanti possono ospitare solo rifugiati.

Quindi con il decreto Salvini si sprangano gli Sprar, le persone che non vi possono più accedere sono costrette a soluzioni di fortuna e poi sono sgomberate dagli stessi che hanno creato quella situazione.

Salvini ha commentato parlando di «zone franche, senza Stato e legalità». Proprio quelle che lui sta creando, in molte delle nostre città, con i decreti e con i blindati.

Baobab reclama da anni l’intervento dello Stato, chiede il rispetto della legge e della Costituzione, pretende che non ci siano persone dimenticate, né zone franche dove non sono rispettati i diritti umani.

Proprio il contrario di ciò che fanno Salvini e questa politica indegna.

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