Molti si chiedono dove sia finito l’ispettore Vassalotti, dopo la sua scomparsa. Non essendo fisico e non avendo il fisico, non ha fatto come quel ragazzo di via Panisperna.

Non si è imbarcato su un traghetto, non è passato in clandestinità.

Mentre attende lo spostamento del coprifuoco alle 24, così i turni si allungano (mannaggia), Vassalotti si prepara, si allena, studia. Si sta rimettendo in forma.

Non è una prova costume, è una prova congresso, potremmo dire.

Recupera gli eventi degli ultimi anni, i documenti del passato (quanto scrivono, questi?), chatta con il suo nick per avere informazioni che gli sembrano mancare.

Si rende conto di aver trascurato la politica, nonostante non facesse altro che “seguirla” per ragioni professionali.

Ora però le indagini si sono spostate, per l’ispettore. Si sono spostate su di sé, su ciò in cui crede, su ciò che si aspetta.

E vuole capirlo, vuole capirsi meglio di quanto non abbia fatto finora.

Intanto ha messo S36 sulla dichiarazione dei redditi e fatto quel minimo di propaganda che gli è concessa.

E poi parteciperà, come non ha mai fatto, perché sente che è venuto il momento. E che di tempo ne è passato fin troppo.

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