In preparazione, divisa di ordinanza del generale Pojana.

Dice che allungano il coprifuoco alle 24 – era ora, e mai espressione è stata più indicata – e noi domani con People saremo a Genova, con Giovanni Mari e Andrea Pennacchi.

Che poi uno dice, Civati è il tuo lavoro, sai che roba.

Però sono sette mesi che non facciamo presentazioni in presenza (che poi le presentazioni non in presenza sono una contraddizione in termini).

Ho visto amici ammalarsi e alcuni morire, mi sono commosso al racconto di Andrea Pennacchi e del suo ricovero in terapia intensiva, ho sofferto – da claustrofobico di fama mondiale – un periodo che non esito a definire di merda. E sono sollevato quando incontro persone che lo riconoscono, di essere state male, perché questa stagione ha cambiato tante, troppe cose, e quasi sempre in peggio.

Ho visto egoismi che non conoscevo, chiusure narcisistiche da manuale, accolli supremi e il puntuale ricorso all’alibi della pandemia, quando alibi (nel senso di altrove) nessuno poteva andare, a parte i furbi, i ricchi e insomma gli arci-italiani sempre in prima fila.

La politica con la sua pochezza e una scia infinita di polemiche di tutti contro tutti (e tutti rigorosamente insieme al governo, perché viviamo tempi straordinari in un paese straordinario). Un sistema produttivo devastato. Una generale incertezza – che permane – sul futuro. Quasi un muro, davanti a noi.

Domani ci saremo, con Stefano e Francesco, per accompagnare il ritorno di People – che ha sofferto come tutte le start-up nate in cattività – sulla strada. E sarà debolezza e fragilità (appunto) ma per me è commovente.

E con la riapertura, cauta, lo spero, incerta, lo temo, vorrei tornassero quelle emozioni che sembrano essersi rarefatte, chiuse in piccoli vasi bormioli che ciascuno ha tenuto per sé.

Senza eccedere, però senza cedere a quella che si è manifestata, troppe volte, come una tristezza infinita. Soprattutto per chi, oltre al dato psicologico e esistenziale, ha dovuto subire l’angoscia della paura economica, quella vera, quella fottuta, che solo in questo Paese non si può discutere, perché è meglio parlare di stronzate dalla mattina alla sera.

Ci vediamo domani a Genova.

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