Che non facesse compromessi al ribasso.

Che non prendesse finanziamenti da grandi gruppi industriali.

Che non facesse porcate con le liste-porcata.

Che si occupasse di diritti sociali e civili senza soluzione di continuità e senza distinguo.

Che vedesse le dimissioni di chi perde e aprisse a nuovi leader, nella speranza che siano più d’uno.

Che non facesse tessere con il ciclostile e “a pacchetto” ma personali, tracciate, online.

Che si rinnovasse sulla base però di una linea politica chiara e coerente.

Che aprisse la politica al vasto mondo non solo alla provincia di casa.

Che dichiarasse ogni cosa, perché solo le cose che si possono raccontare hanno un contenuto di verità.

Che rifiutasse il cosiddetto “realismo” in nome e in ragione della realtà.

Che non dichiarasse soltanto ma proponesse soluzioni per il clima, la progressività e la patrimoniale.

Che richiamasse alla partecipazione migliaia di giovani che la “politica” non la capiscono più.

Sarebbe bello, un partito così, se solo ci fosse.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti