Ecco, con un occhio all’RT e nella speranza che il rischio sia stato davvero «calcolato» (lo scopriremo nelle prossime ore), credo che sia venuto il momento che anche la politica torni all’aria aperta.

Non per assembrarsi in manifestazioni deliranti, ma per incontrarsi dopo un anno di clausura e – quindi – di claustrofobia. Vorrei che il partito in cui milito e i suoi comitati si attivassero in questo senso, con cautela e circospezione, ma – finalmente – con passione.

Mi rivolgo a tutte e tutti voi come fece Kurt Vonnegut:

C’è un sacco di ricostruzione da fare, sia a livello spirituale che materiale. E, ripeto, ci sarà anche un sacco di felicità. Mi raccomando, rendetevene conto!

Dopo le delusioni cocenti del PNRR e una fase politica che ci ha definitivamente trasformati in uno Spaese, è il momento di uscire di casa e di fare ciò che si può. O, se preferite, il Possibile.

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