Almeno fino alle 22. Costretto a pattugliare. Preoccupato che la cosa così non si risolva, peraltro.

Ma dopo le 22, quando la città si spegne, Vassalotti sfoga tutto il suo attivismo politico. Lo fa con un nickname, e anche questo gli dispiace. Però ormai si è convinto. Vuole far parte della comunità di Possibile. Sono mesi che non pensa ad altro. Anche le indagini sono passate in secondo piano. Non c’è molto da capire se non forse l’entusiasmo, che ha preso (contagiato non si può più dire) anche lui. L’ineffabile ispettore Vassalotti.

Che epoca strana, che strani rimbalzi, pensa spesso. Chissà come andrà a finire.

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