Vassalotti legge e rilegge il post della segretaria nazionale di Possibile. E finalmente ne coglie la strategia.

Questi qui sono talmente matti per prima cosa fanno come se niente fosse e, immediatamente dopo, si preparano a fare la lista per le Politiche. Persone, programma, tutto quanto. E non sanno nemmeno quando si svolgeranno. Una specie di campagna elettorale all’incontrario, perché queste cose si dicono e si fanno sotto elezioni, non a mesi di distanza, perbacco!

Intanto ieri altra giornata molto buona per le adesioni. E iniziano ad arrivare i rinnovi del 2020 e degli anni precedenti: si sta tornando a formare una comunità che si era persa, tra Leu, Conte 1 e Conte 2, defezioni, carrierismi e opportunismi di ogni sorta.

Tutti dicevano che senza Civati la fine di Possibile era vicina. E molti hanno fatto per sé. Il risultato è esattamente il contrario. Coloccini manda un cablogramma: «Dato di fine campagna 2017 praticamente eguagliato». In soli tre mesi. La verità è che la fine di Possibile è lontana, pensa Vassalotti, a cui Civati peraltro è sempre stato parecchio antipatico.

Rivincita? Vedremo. Troppo presto per parlarne. Ma una cosa è certa: questi vanno fino in fondo, come non hanno fatto mai.

[Per aderire a Possibile: www.possibile.com/tessera]

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti