È un’alba radiosa mentre Vassalotti passeggia, pensando e ripensando alle magnifiche sorti e tecniche a cui il Paese anela.

«Come cazzo penso?», dice tra sé e sé l’ispettore. La verità è che Vassalotti non sta molto bene: gli è appena stata prorogata l’indagine e rinnovato l’incarico per scoprire il mistero di Possibile.

Ieri le iscrizioni a un partito che è fuori dal Palazzo, dalle alleanze, da tutto, hanno registrato un nuovo record. Senza un lancio di agenzia, una comparsata tv, un articolo. Niente.

Mentre giuravano personaggi antichi e imperituri, questi si sono buttati su Possibile.

Vassalotti ha deciso, giocando con una canzone dei suoi tempi: è «Raspberry Fields Forever». Non è una scelta politica, è una scelta lisergica.

Ecco la nuova pista (absit) dell’ispettore.

Centinaia di persone che ogni giorno prendono, vanno sul sito e aderiscono? Ecco l’unica spiegazione possibile (ride, l’ispettore).

Ha sentito i colleghi della narcotici: l’identikit corrisponde al profilo che cercava, dopo aver passato in rassegna i post dei nuovi aderenti al partito di Beatrice Brignone.

Sognatore, proiettato nel futuro, disinteressato alle convenienze del presente, a tratti anarchico, laico, ingenuo quanto basta, convinto che il mondo si possa cambiare e che prima si debba salvare. Addirittura! Ecco chi aderisce a Possibile. Roba da recovery, ma nel senso del TSO.

Mentre si forma il governo di nessuna parte, questi da che parte vogliono andare?

«Lo scoprirò, fosse anche l’ultima indagine, scoprirò il posto dei lamponi e chiuderò con questa storia».

Ironia della sorte, mentre scende da via Nazionale, la luce è rosa, quasi lampone. E le adesioni continuano ad arrivare, anche alle prime luci del giorno.

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