Non riaprirà nessuno. Lo volete capire? Non è bastata Bergamo? Che poi è diventata Brescia, le altre province lombarde collegate, ora Verona e poi chissà?

Mi scrivono in continuazione persone che sono costrette ad andare a lavorare, per fare cose che non fanno certo parte dei servizi di prima necessità. Moltissimi non hanno alcuna protezione, altri sono sotto ricatto o minaccia, tutti sono nel panico.

Cazzo, basta. Facile discutere per giorni dei runner, dei passeggiatori, delle visite ai parenti, se poi ci sono centinaia di migliaia di persone che lavorano come se niente fosse.

Dal momento che Confindustria e governo continuano su questa strada, è il momento che si indica uno sciopero generale di tutte le categorie non collegate ai settori di cui abbiamo strettamente bisogno.

Un segnale potente, per porre fine a questo scempio.

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