Nel giorno in cui Sempresialodato Mattarella spiegava “come si fa” a un ceto politico in pieno stato di ebbrezza, nella notte scura della pandemia del Covid e nell’epidemia fuori controllo della politica peggiore, le adesioni a Possibile hanno registrato un nuovo picco.

A Vassalotti risulta che la segretaria, Beatrice Brignone, si sta già organizzando per il voto. Simbolo, firme e tutto. A prescindere dalla data.

«Questi sono matti veri», trasecola. Chiede conto a Coloccini, il brigadiere, che conferma: sono anche nati nuovi comitati e presidi. Fanno sul serio.

Presto Possibile raggiungerà, secondo le loro stime, i dati del 2018 e si avvia a registrare le adesioni dei primi tempi della sua fondazione.

Con una “base” completamente rinnovata rispetto a cinque anni fa. Nuove persone, nuovi codici, una linea politica che all’ispettore appare fin troppo chiara, mentre tutti quelli che stanno al potere mercanteggiano e si accrocchiano. Per Vassalotti questi non andranno da nessuna parte. La coerenza non paga. Cosa credono di dimostrare?

In ogni caso, ha deciso di proseguire. Superando gli stati emotivi alterni dei giorni scorsi. Andrà fino in fondo. «Un lampone che si tinge di giallo», scherza tra sé e sé.

La verità? È curioso di capire dove tutto quello che sta accadendo ci porterà.

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