Ci siamo davvero. Una POLITICA chiara e completa con delle idee e una direzione da prendere. L’obiettivo è giustizia sociale e pari opportunità investendo su una “rivoluzione” sociale e non sul mantenimento dello status quo. Finalmente qualcosa che mi rappresenta.

Alessandro Scaglione su Twitter scrive così, commentando Politica!, il testo base di Serafin sul recovery fund di Possibile.

Vassalotti è nauseato. Sembrano tutti convinti e lui, per dispetto, uomo delle istituzioni, si è come ripigliato. Non accetta più tutte queste smancerie. Dove vogliono andare, questi? E la Zona lampone, e i programmi con i numeri, e le priorità, e lo sguardo lungo, e quegli insopportabili Sdraiati che non si reggono più.

Ieri hanno fatto il record di adesioni? Hanno il miglior risultato di sempre? E se ne compiacciono? Auguri. E pensare che lo stesso Vassalotti si stava facendo prendere. Incredibile.

Fuori, l’ispettore lo sa, è tutta un’altra storia. Ci vuole realismo. E quindi Fico andrà da Mattarella a riferire che nessuno pone veti (vetato vetare, come se fosse una caricatura degli anni Settanta fuori tempo massimo) e però uno non rinuncia alle sue cose, l’altro alle sue prerogative. E quindi, niente da fare. Tertium non datur, dicono i bene informati.

Quelli di Possibile se ne stiano pure sul loro pianeta lampone (altro che zona!) e si arrangino. Intanto le cose vanno in tutt’altra direzione. E se potesse, Vassa, come lo chiama il suo capo, lo chiamerebbe e rinuncerebbe a tutto questo. Perché c’è un limite a tutto. Forse.

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