Festeggiare la Repubblica non è un fatto retorico, è una questione politica.

La Repubblica non è genericamente antifascista, è costitutivamente e costituzionalmente antifascista.

Fu contestuale: la scelta della Repubblica fu compiuta lo stesso giorno in cui furono eletti i membri dell’Assemblea Costituente che diedero al paese la nostra Carta costituzionale.

In dieci anni, ce lo ricorda Liliana Segre, si passò dalle leggi razziali – che lei chiama razziste – alla Costituzione. I suoi valori fondamentali furono scritti proprio perché quell’infamia fosse superata una volta per sempre e si potesse costruire una società su basi nuovi e totalmente diverse.

Far valere quei principi perché non si torni a quelle oscenità, far vivere la democrazia perché non si torni alla dittatura, riconoscere i diritti inviolabili a ogni persona contro ogni forma di discriminazione, è compito nostro, in ogni momento, in ogni campo.

Per questo People ha deciso di regalare a tutti i suoi lettori due testi a cui teniamo molto, che celebrano nel migliore dei modi quella che più che una festa è un impegno: Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza e Il Presidente. Mattarella, i giovani e la Costituzione.

Il nostro modo di ringraziare chi ci ha regalato la libertà e offerto a ciascuna e a ciascuno di noi la possibilità di esprimersi «sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità».

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