«I get the news I need on the weather report».

Con il PeopleFest di Verona – sabato 8 e domenica 9 febbraio – parte la corsa di Struzzi!. Una corsa che andrà molto oltre il libro.

Perché Struzzi! è soprattutto un appello a muoversi velocemente. A correre, appunto.

La corsa ognuno può interpretarla come preferisce. Si tratta però di portare il messaggio dappertutto. Perché le cose cambino, a casa nostra, nel nostro condominio, nella nostra città. Perché da deficienti si diventi efficienti nella produzione e nel consumo dell’energia. Perché i nostri spostamenti siano sempre più coerenti con l’obiettivo di poterci spostare ancora, tra qualche tempo. Perché sia sostenuta in ogni modo la ricerca. Perché gli investimenti siano tutti concentrati sulle nuove frontiere ecologiche, abbandonando i fossili. Perché se ne parli nelle scuole – proprio ieri Nina ha visto la foto dell’isola di plastica, quella che da piccola aveva colpito anche Greta. Perché non sia solo il venerdì, il giorno in cui ce ne occupiamo. Perché la politica comprenda che è il progetto più ambizioso, sotto il profilo sociale ed economico soprattutto, che ha di fronte.

È la nostra una dichiarazione di indipendenza energetica e quindi tutta politica. È l’urgenza che sentiamo di piantare per terra tutti gli alberi che possiamo (e non, direbbero gli Struzzi, la testa sotto la rabbia, nel fango). È l’importanza di mangiare sano e pulito, senza sfruttamenti né inquinamenti di sorta.

Non è impossibile, dipende solo da noi. Singolarmente e tutti insieme.

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