«La prima libertà è quella dall’odio», ripete spesso Liliana Segre. In occasione dell’incontro con lei al PeopleFest di Arona, la Senatrice scese dal palco e mi chiese di contattare Mirella Dolcini, un’insegnante di Pesaro, che aveva realizzato con i suoi alunni un progetto educativo dedicato all’infanzia di Liliana e a ciò che accadde a lei e alla sua famiglia a partire dal 1938. Cercò il numero sul suo telefonino, me lo dettò e il giorno dopo la chiamai.

Quel progetto è diventato un libro, Liliana e la sua stellina. Lo trovate sul sito di People e in libreria a partire dal 16 gennaio.

Raggiungerà Il mare nero dell’indifferenza e le altre pubblicazioni dedicate alla testimonianza, al messaggio e all’impegno di Liliana Segre, nella speranza che accompagnino i lavori della Commissione che è stata istituita contro la diffusione dell’odio, contro il fango e la violenza razzista e antisemita che è tornata di attualità.

Per liberarci dall’odio, dal razzismo e dalla paura del diverso. Per essere liberi.

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