Fervono i preparativi in vista di Arona: sabato e domenica, PeopleFest.

Nel frattempo in libreria è uscito Daniele Zovi, Italia selvatica, Utet. Un libro dedicato alla fauna a rischio di estinzione che sta tornando a frequentare le campagne e anche le città del nostro paese. Zovi è stato nel Corpo forestale per quasi tutta la sua vita professionale e offre una prospettiva che non è nota a tutti, per la quale specie date per spacciate popolano nuovamente la penisola. Financo i castori, che erano spariti da anni. E gli orsi e i lupi, che fanno così discutere.

Per Zovi si tratta di loro, ma ancora una volta si tratta di noi. E non è un caso che il libro si apra con una citazione di Dino Buzzati, che dice tutto e spiega perché ha un senso profondo e molto umano – forse troppo – occuparsi delle altre specie che umane non sono:

Ma che importa — dirà qualcuno — se l’orso scomparisse dalle Alpi? È un po’ come chiedere perché sarebbe un guaio se il Cenacolo di Leonardo andasse in polvere. Sarebbe un incanto spezzato senza rimedio, una nuova sconfitta della già mortificatissima natura; perché quanto più si estende sulla terra vergine il dominio dell’uomo, tanto più diminuiscono le sue possibilità di salvezza, e a un certo punto egli si troverà prigioniero di se stesso, gli verrà meno il respiro e per un angolo di autentico bosco sarà disposto a dar via tutte le sue diaboliche città.

Dino Buzzati, Corriere della Sera, 27 giugno l948.

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