Conoscete Amália Rodrigues? Cercate su YouTube o Spotify. Alla voce fado, regina del-.

Consiglio Uma casa portuguesa, che è un fado sì, ma non di quelli che ti travolgono. E in particolare questi tre versi:

A alegria da pobreza
está nesta grande riqueza
de dar, e ficar contente.

Ecco, è la colonna sonora perfetta per leggere di Amalia (già) e di Clelia, queste due donne che sono una sola e che si rincorrono, tra un paesino del Reggiano e Lisbona, tra gli anni Sessanta e Settanta, tra piazza Fontana e la Rivoluzione dei garofani. Sono passati tanti anni e tanta acqua del Tejo da Sostiene Pereira, a cui questo libro si richiama in modo fine, impercettibile e però dichiarato.

Gli ingredienti ci sono tutti, per chi ama quella città. E non può mancare la matrice di tutto questo approccio all’esistenza, la storia-leggenda del re Sebastiano, che è il caso di attendere ancora un po’, benché sia scomparso insieme a tutto il suo esercito il 4 agosto 1578, nella più improbabile delle crociate. L’ultima del genere, quella definitiva, soprattutto per il suo Portogallo, destinato a un declino irrecuperabile. E si sente eco del terremoto del 1755 che mise in discussione ogni certezza. E ripercorrendo quelle calćadas, si respira una stagione della vita e del mondo in cui sembrava cambiare tutto, e invece.

Vicolo dell’Immaginario di Simona Baldelli (Sellerio) è una storia dura e dolce, tristissima e piena di vita, come ogni fado che si rispetti e come ogni passaggio della città in cui è ambientata, carica di un passato che tende a non passare mai, di una nostalgia che a volte ti pietrifica, a volte ti porta a sognare, anche che con la nebbia che risale il fiume tornino tutti, generazioni senza nome, con le loro storie, e si raccontino per l’ultima volta per trovare finalmente requie.

La letteratura completa la vita, la supera, la sostiene, la rovescia, nel romanzo di Baldelli. Le restituisce una dimensione che aveva perduto, anche. Ed è una lettura dolente e piena di fascino, consigliata a chi vuole concedere spazio all’immaginazione, anche solo per un istante. Prima che tutto riprenda il suo corso. A costo di scambiare ciò che è vero con ciò che è solo immaginato, ed è proprio per questo ancora più vero.

#ilibrideglialtri

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