Sandra Särav lavora a stretto contatto con chi al ministero dell’Economia ha dato maggior impulso al programma digitale.

Dice con entusiasmo per ciò che fa che si deve guardare «sempre avanti» e davanti a un caffè, il sabato mattina, illustra le prossime sfide: l’intelligenza artificiale, uno Stato ancora più «proattivo» (i cui servizi vadano sempre più incontro ai cittadini) e un maggior impegno per gli Open Data, che lei stessa ammette essere un punto non ancora sviluppato dal sistema estone, come avrebbe potuto e dovuto fare.

Ricorda che a fronte dell’1 per cento del bilancio statale destinato alla digitalizzazione, si sono ottenuti risultati straordinari.

A un certo punto, quando le si chiede come ha funzionato la digitalizzazione con la popolazione anziana, cita il caso della nonna, che lavorava in posta. Lei ha seguito i corsi offerti gratuitamente ai lavoratori per la conversione digitale. Non ha patito il cambiamento, dice, e in Estonia in generale tutti minimizzano l’impatto sulla popolazione più matura, che in Italia è diventato l’alibi per non fare nulla, a cominciare dall’uso della carta di credito. Le persone anziane sono state «usate» come argomento per aumentare ancora un po’ il contante, come se non ne circolasse già in quantità inusitate.

Ora la nonna di Sandra è in pensione, ma la segue su Instagram.

La diffusione è stata capillare, se è vero che praticamente tutti gli estoni hanno la carta di identità digitale, l’home banking e alle stesse percentuali abbondantemente sopra il 95% si attestano anche le prescrizioni mediche, tutte digitali. Sandra ricorda che quando le è capitato di tornare al cartaceo, la stessa farmacista ne era sorpresa, perché da tempo non le capitava di vedere una ricetta stampata.

Se vuoi sorprendere un estone, sai come fare.

Del resto il consiglio dei ministri lavora senza carta, i documenti sono preparati in anticipo, si riducono i tempi non solo della burocrazia ma anche del confronto politico, perché tutti sono nelle condizioni di presentarsi alle riunioni già informati e insomma preparati. Tutti i ministeri sono orientati alla gestione elettronica del loro lavoro.

Il paese dei boschi, che coprono metà della sua superficie – digital and wood -, ha deciso di abbandonare la carta.

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