Trovate oggi sui giornali due interviste parallele a Emma Bonino e Beatrice Lorenzin in cui, più o meno con le stesse parole, benedicono le larghe intese e il governo con Berlusconi, purché non ci sia Salvini.

Il voto a Bonino, come quello a Lorenzin, legalizza le larghe intese, accoglie i trasformisti e ‘depenalizza’ i governi con Berlusconi.

Peraltro, per via dei trucchi contenuti nel Rosatellum, se Bonino – che ha presentato la lista grazie a Bruno Tabacci, guarda caso – non dovesse raggiungere la soglia di sbarramento, tutti i suoi voti andrebbero a Renzi: chi dice «la voto per non votare Renzi» in realtà si trova di fronte a un abbaglio. Questo per la quota proporzionale.

Per i collegi uninominali, nel 90% dei casi si tratterebbe di votare un candidato renzianissimo. Ciò vale anche per Insieme, con buona pace dei distinguo di chi vota quella lista per non votare Pd.

Chi vota quelle liste, vota Pd.

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