Dire Nazionale – –ELEZIONI. UFFICIALE, È ROTTURA TRA SINISTRA E PD

La rottura non è consumata oggi, come ‘battono’ le agenzie e come scrivono i giornali. Non è un incontro andato male, è uno scontro che prosegue, sempre più acceso, da anni.

Una rottura che si è prodotta nel corso di una lunga legislatura, in cui si è governato con la destra, tra presunte riforme del lavoro e della scuola, leggi di riforma costituzionale bocciate dagli elettori, sistemi elettorali offensivi nei modi e nella sostanza, scelte economiche di sapore squisitamente elettorale, politiche ambientali timide o addirittura fossili, innalzamento della soglia del contante, regali fiscali ai più benestanti, Verdini e Nazareni che hanno fatto risorgere la destra. Prima le sue politiche, poi i suoi protagonisti, come lo stesso ex-premier ha ammesso recentemente: «Le cose che promette Berlusconi tocca a me realizzarle», con riferimento all’articolo 18 e alle tasse sulla casa, abolite a chi si poteva certamente permettere di pagarle.

Non si è consumata ora, quella rottura, ma nel voto degli italiani, nella forte disillusione e nel continuo attaccare la sinistra, politica, culturale, sindacale, che è stata la cifra di tutta la retorica politica del partito del governo: una strategia dichiarata e ostinata.

Una legislatura contro i cittadini e contro la sinistra. Questa è la rottura.

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