Lo scrive oggi sul Manifesto Guido Moltedo, uno dei pochi giornalisti ad aver seguito Sanders quando in Italia eravamo in tre ad appassionarci: la sfida di New York ci dirà molto sull’esito delle primarie americane.

È molto probabile che Clinton mantenga il suo vantaggio, nella sua città, dove la sostengono sindaco e governatore, e dove i Clinton hanno avuto a lungo la loro ‘base’. Hillary vinse anche contro Obama, il sistema dei media è schieratissimo e così tutte le strutture sindacali.

I comizi partecipati oltre ogni previsione dicono che Sanders ridurrà il suo svantaggio, ma la vittoria è a oggi un risultato al di là della sua portata.

Ciò detto, come ripetiamo da mesi, e come Sanders ricorda a ogni appuntamento, la rivoluzione continuerà, perché solo da un ripensamento profondo dei rapporti tra la politica e i poteri, solo una spinta egualitaria, solo il rispetto delle proporzioni, solo la dignità invocata per il cittadino e per il lavoratore (e per la cittadina e lavoratrice, soprattutto), la politica potrà ritrovare se stessa.

E a chi vi dice che non ci sono più né destra né sinistra, Bernie risponde con una parola impressionante (in America in particolare): socialismo.

Stay tuned.

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