Cinque anni fa l’attuale premier si arrabbiò con Bersani e con il Pd, proprio sull’election day e l’accorpamento tra Amministrative e referendum.

Leggete qui:

Per quanto riguarda il Pd però non raccontiamoci barzellette. All´inizio questi referendum non sono stati visti di buon occhio. 12 assenze, 10 Pd e 2 Idv, hanno pesato sulla bocciatura dell’Election day. È facile riscrivere la storia col senno di poi.

Era il 15 giugno 2011. Renzi lamentava a posteriori che alcuni parlamentari del Pd erano risultati assenti in occasione della votazione in aula, proprio a proposito di una mozione, a prima firma Franceschini (è lo stesso, non si tratta di omonimia), che chiedeva l’accorpamento di Amministrative e referendum.

Lo trovate qui.

Della sua dichiarazione, vale solo la prima frase, ormai. Con la decisione di oggi, il governo non consente nemmeno di discutere e votare né la mozione presentata da Alternativa Libera – Possibile e Si-Sel, né le nostre due proposte di legge predisposte proprio per ottenere l’accorpamento.

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