Renzi in aula su immigrazione in vista Consiglio Europeo: «non si risolve col buonismo, accogliendone uno nel mio bilocale».

Renzi dice un’ovvietà, infatti è stato un errore sospendere Mare Nostrum, parlare di bombardamento dei barconi, avere perso tempo nel corso del semestre europeo. Non avere parlato di fame all’Expo, se non di passaggio, assecondando chi teorizza una distinzione tra chi scappa per guerra e chi per fame. Si deve intervenire sulle cause, non solo sugli effetti: e l’Italia avrebbe dovuto farlo, per la propria posizione nel Mediterraneo, come portavoce di tutta la Ue, che in questi anni ha tagliato la cooperazione internazionale (a proposito del famoso motto «aiutiamoli a casa loro) e che non ha saputo arginare gli interessi che ancora legano i nostri paesi ai paesi in guerra: e a proposito di intervento militare, l’unica cosa da fare sarebbe interrompere il flusso di armi e di denaro verso i paesi da cui le persone scappano.

Però, tutto questo si fa anche accogliendo: perché non è «buonismo» (parola della destra, non a caso), è umanità. È il segno che si può fare qualcosa di semplice e di importante, ciascuno di noi, nel proprio monolocale, nel proprio quartiere, nelle nostre città.

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