Così almeno sostiene uno degli otto parlamentari entrati (in quasi tutti i casi: tornati) nel Pd. Un Pd finalmente al centro, diciamo:

«Su lavoro, riforme istituzionali e della pubblica amministrazione. Le nostre idee sono diventate le idee del Pd. Credo sia vero che abbiamo fornito un contributo decisivo alle riforme. Dopodiché…».

Dopodichè?

«Siamo anche consapevoli che nessun passo avanti sarebbe stato possibile se non ci fosse stato Renzi. Senza Renzi non ci sarebbero riforme. E questo dev’essere ben chiaro a tutti».

Ritiene davvero che Renzi sia così essenziale per le riforme?

«Prendiamo il Job act. Tutti sanno che si chiama di fatto Pietro Ichino. Ma tutti sanno anche che senza Renzi quella riforma non avrebbe fatto un solo passo avanti. Oggi la nostra agenda di allora è quella del Pd. Anche di quelli che ci avevano messo ai margini del partito».

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