Oggi, sulla Stampa, rispetto ai profughi siriani. Chiede al governo di fare qualcosa, se la prende (giustamente) con Alfano, con parole dure (perché responsabili) e responsabili (perché dure). E chiede al governo nel suo complesso le ragioni di un silenzio e di un ritardo molto preoccupanti.

Sarà un’estate difficile, come molti di noi denunciano da tempo. E ci vuole un grande piano per affrontare la situazione. Un piano necessario che rischia di essere anche impopolare.

Ecco, tra mille, una cosa importante da fare: capisco che non sia facile, ai tempi delle larghe intese, e con un ministro che prende tempo (anche perché non prende più voti, e a destra si sa che la questione è vissuta in un certo modo), ma si deve intervenire, anche perché così i Comuni sono abbandonati a se stessi. E da soli non ce la fanno più.

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