Anche perché il gruppo Pd è d’accordo con me, se posso dirla così.

Il documento sugli F-35 di Gian Piero Scanu è un passo avanti notevole: dimezzamento della spesa sui caccia, moratoria degli acquisti, autonomia del Parlamento rispetto alle pressioni (istituzionali e non) ricevute fino all’ultimo: un “prendere posizione”, insomma, e non il solito “prendere tempo”, come ho detto ieri intervenendo al gruppo dopo una giornata convulsa.

Non la soluzione che auspicavo, ma un’ottima mediazione (questa volta è vero).

Unico punto di domanda rimane legato alle dichiarazioni della ministra, che dice che ogni decisione sarà presa in occasione della stesura del cosiddetto libro bianco della Difesa. Speriamo che non si voglia tornare indietro, per l’ennesima volta.

Il momento decisivo ci sarà, in ogni caso, quando se ne discuterà in aula: certamente altri gruppi presenteranno mozioni in merito e a quel punto si vedrà se il Pd terrà questa (buona) posizione o se altre incertezze faranno capolino.

Peccato solo avere perso un anno: avremmo potuto esprimerci così già nella primavera-estate del 2013. Nel frattempo, però, la commissione Difesa ha svolto il suo compito in modo impeccabile e rigoroso. E gliene va dato atto, come il primo fatto politico di questo tipo nella presente legislatura.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti