Daniele si rivolge al segretario e alla direzione del Pd con tre domande semplici e serissime che riguarda la discussione sui diritti civili:

1) Caro Segretario a chi è rivolta la nostra proposta? Alla maggioranza che regge il Governo o all’intero Parlamento? Perché nel primo caso mi pare che le posizioni di Alfano siano stato fino ad ora un po’ poco concilianti, per usare un eufemismo pesante almeno quanto le sue dichiarazioni. Oppure è rivolta anche alle altre forze presenti in Parlamento? Voglio dire: se Sel e Movimento 5 Stelle volessero discutere la nostra proposta noi usciremmo dallo schema della maggioranza di Governo pur di approvarla?

2) La nostra proposta è chiusa o aperta? Cioè: se Alfano si dovesse dire disponibile a discutere con noi ma abbassando le tutele e i diritti previsti, apriremmo un confronto in questo senso in seno alla maggioranza? Se, viceversa, Sel è Movimento 5 Stelle si dicessero d’accordo a ragionare sulla nostra proposta ma alzando l’asticella verso il matrimonio ugualitario che gli risponderemmo?

3) Se questa proposta non dovesse approdare a una felice conclusione in questa legislatura, magari perché la legislatura finisce nei prossimi mesi, quale sarà il modello del Pd per la prossima legislatura? Sei disponibile a lavorare sin da ora con noi, con le associazioni e la comunità per portare il partito a una proposta condivisa dal più ampio numero di persone possibili? Se serve noi gay e lesbiche possiamo anche organizzarci nel partito per darti una mano. Se serve.

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