Leggo curiose dichiarazioni di esponenti della maggioranza del partito secondo le quali l’accordo l’avrei fatto saltare io, oggi.

Ora, non ho nessun rappresentante nella commissione delle regole, né in segreteria. Non ho ricevuto nemmeno una telefonata, né ieri, né oggi, né mai.

Ho sempre detto che non si dovevano cambiare le regole e nemmeno lo Statuto e oggi mi sono soltanto limitato a chiedere la votazione per parti separate del testo che oggi ho letto, come gli altri delegati, e che non conoscevo prima di arrivare in aula. Per altro quella votazione è stata sospesa, nel bel mezzo del suo svolgimento.

È vergognoso che qualcuno, che conta su circa 900 delegati (che non c’erano), se la prenda con me e con i pochi ma splendidi amici che ho in quell’assemblea.

Prendersela con la minoranza (attuale) è tipico della maggioranza (attuale). E anche questo è un fatto che dobbiamo considerare, nel corso del Congresso, quando si farà.

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