Una soluzione alle vongole del caso Berlusconi o la microstabilità di un fragile governo, si chiede Lucia Annunziata, oggi, sull’Huffington Post.

Lo status “particolare” che Silvio Berlusconi si è costruito nella politica del paese, facendo valere nelle nostre istituzioni tutto il peso di un conflitto di interessi mai visto prima in tali proporzioni, è stato ancora una volta riconosciuto. Ancora una volta per lui c’è un trattamento che per altri non è previsto.

Napolitano non appare contento di questo strappo. Ripete di averlo fatto in nome del bene del paese, per non far cadere un governo la cui tenuta è, secondo il Presidente, l’unica assicurazione per una ripresa economica.

Ma la verità e’ che questo stesso discorso, troppo spesso ripetuto, non è del tutto convincente.

I cicli economici hanno sempre avuto molto poco a che fare con la stabilità dei governi, o, se è per questo, con la loro capacità, o correttezza o corruzione. L’Italia è la prova di tale tendenza: siamo stati al massimo del nostro sviluppo economico quando si cambiava governo ogni sei mesi. E siamo andati a picco anche quando guidati da illuminati e morigerati Premier.

Scommettiamo invece che una “soluzione alle vongole” per la condanna di un leader politico è molto più dannosa per la reputazione del nostro paese della microstabilità di un fragile governo.

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