Ok, la maionese è impazzita. I dirigenti del Pd chiedono chiarimenti a Grillo sul suo resort in Costarica, con il classico tempismo da epic fail che ormai ci contraddistingue.

Nel frattempo, tutti a commentare le dichiarazioni degli esponenti del M5S, trattati dai media come se fossero energici indigeni portati in Europa ai tempi delle caravelle per essere esposti allo sguardo indagatore del mondo civilizzato (rileggere Montaigne, s’il vous plaît). Poi, subito dopo, qualcuno toglie loro la parola, smentendo tutto quello che hanno detto. Fino alla prossima dichiarazione e al prossimo diktat.

In tutto questo, nessuno ci capisce nulla, e tutti però sembrano divertirsi un mondo: Grillo dice che vorrà che tutto si decida sul web, con un clic, e che la stessa linea del movimento si deciderà così, «di volta in volta» (l’espressione è di gran moda) ma ovviamente non mette la fiducia sulla «fiducia» (che sarebbe poi «la prima volta»), mica che poi i militanti poi votino a favore di un governo e non del casino totale.

Vorrei ricordare a tutti che si tratta di parlamentari, che è preferibile che si discuta del Parlamento a Roma che di un resort in Costarica, che là fuori la gente non ne può più, com’è noto. E che questo spettacolo delirante ci fa apparire marziani rispetto alla quotidianità delle persone.

P.S.: in tutto questo, tutti fingono di non vedere che ci sarebbe un piano C. Ma è troppo noioso parlare di queste cose. La guerra batteriologica incombe.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti