Per vincere le elezioni, è un’ovvietà, bisogna sapere di cosa si deve parlare e come farlo. La scelta degli argomenti e dei simboli, il modo di formulare i luoghi comuni e di organizzarli nel discorso (la topica degli antichi) sono di fondamentale importanza.

Abbiamo già detto del senso comune così come ne parla Diamanti nel suo ultimo libro e della necessità di interpretarlo e di indirizzarlo verso la propria proposta politica.

E gli argomenti cambiano, e cambia la loro incisività e la loro forza, perché mutano i contesti e, se volete, le ‘mode’, anche in campo politico. Per le Amministrative 2012, consiglio di insistere su tre temi, che per anni sono rimasti sullo sfondo, superati per rilevanza da altri temi ben più eclatanti. Sono determinati dalla lunga crisi che sembra non finire mai e dalla fase Monti che la accompagna: le politiche di bilancio, il risparmio (in tutti i sensi) e la legalità (con la trasparenza). Se volete, dal punto del vista del candidato, si possono anche tradurre in competenza e reputazione, per capirci: perché il problema centrale, in fondo, è quello della credibilità di chi ci governa e amministra.

Sono argomenti che vanno sviluppati, certamente, ma scegliere di parlare delle questioni sopra richiamate ha maggior forza che in passato, in un passaggio nel quale la responsabilità, la misura e l’abusatissima sobrietà, dopo vent’anni parecchio carnevaleschi, sono state totalmente rivalutate.

Accade con la gestione economica, in un Paese che parla di spread come dei risultati delle partite. Accade con il debito pubblico, che in passato sembrava solo il ricordo di un mondo lontano. Accade con la questione morale, e con la necessità di trasparenza, che si è scoperto – bella scoperta – avere anche un grande valore economico.

Accade anche con il consumo di suolo (categoria: risparmio), se ci pensate: fino a qualche tempo fa l’espressione era addirittura sconosciuta, e il contrasto della cementificazione un tema da ambientalisti. Ora, forse, ci si rende conto che la questione può avere ben altri risvolti.

L’importante è sapere coniugare questi argomenti con una difesa di chi è più in difficoltà, da una parte, e con la modernizzazione delle strutture amministrative, dall’altra. Indicando una via d’uscita e una possibile soluzione dei molti problemi che ci accompagnano e mobilitando le forze positive che si affacciano sulla scena pubblica, dopo un lungo oblio.

Per certi versi, si può parlare di un recupero della razionalità, pur sapendo quanto fragile sia, quando si parla di consenso e di scelte elettorali, il richiamo ad essa. Tenerne conto, però, può fare bene: sia all’offerta politica e amministrativa, che alla stessa domanda.

[A filo d’erba, libera traduzione di Grassroots: le puntate precedenti]

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