Mila è la prima «civatiana» della storia. Cioè, non sto affatto dicendo che lo sia, ma così ne scrivono su Linkiesta.

Mila, che ha tutta la mia solidarietà (ci abbiamo già scherzato su), dice al solito cose parecchio intelligenti. E lo fa proprio perché non aderisce a una corrente. Proprio perché a lei, come a me, non interessa, in questo momento, vincere la partita interna, ma ridisegnare il campo di gioco. Per fare in modo che poi, al momento giusto, possa vincere il migliore.

Così con le alleanze, così con le candidature, così, soprattutto, con i progetti politici.

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