Ecco. Giusto il Titanic. Una manovra scandalosa, che taglia tutto ai soliti noti (al fisco). Che penalizza ancora una volta i redditi (da lavoro dipendente) medio-bassi e che colpisce le famiglie.

Che non mette le mani nelle tasche dei cittadini italiani, no. Gli porta via proprio i pantaloni.

Il Pd, finalmente, si fa sentire:

 
Chiede invece le dimissioni di Tremonti e del governo Stefano Fassina, il responsabile dell'Economia del Pd. «Se il ministro Tremonti ritiene davvero che la politica non può più fare errori dovrebbe dimettersi con tutto il governo Berlusconi. Insieme hanno approvato, sfruttando l'emergenza, una manovra vergognosa sul piano dell'equità e classista per i colpi che infligge ai redditi bassi e medi, dopo aver detto per anni che tutto andava bene e, per mesi, che era sufficiente una semplice manutenzione dei conti». «Hanno salvaguardato le rendite finanziarie – elenca Fassina – hanno salvaguardato i trattamenti dei parlamentari, hanno salvaguardato le corporazioni più forti e meglio rappresentate in Parlamento, hanno colpito i lavoratori, i pensionati, gli studenti. Tagliare le detrazioni Irpef è l'intervento più regressivo che si possa immaginare e il più sbagliato per impatto sull'economia: si aumentano le tasse a chi ha meno mentre chi paga il 12.5% sulle rendite continua indisturbato». «È inaccettabile – conclude Fassina – senza una svolta politica per l'equità e lo sviluppo, l'Italia non esce dal tunnel».
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