Il Corriere ne parla nelle prime pagine dell'edizione di oggi: la Brianza, luogo politico e mitologico della coalizione che governa (?) il Paese, sta cambiando colore.

Dopo aver perso Arcore, Desio e Limbiate (oltre al capoluogo Sucate, s'intende), in queste ore è caduta la giunta di Cesano Maderno e traballa quella di Seveso. Anche a Besana e Brugherio le cose non vanno per niente bene.

Ecco, forse, di tutto il mappamondo elettorale, è proprio il segnale che proviene dalla Brianza a dirci che si è logorato un duplice rapporto storico, che riguarda Pdl e Lega: il rapporto tra le due forze politiche e quello di entrambe con il famoso territorio.

La scarsa credibilità di un'alleanza e di un progetto politico si manifesta con clamore anche per la scarsità di risultati e di soluzioni che hanno saputo offrire proprio ai loro "paesi d'origine".

Così, poco più a ovest, è successo che si dividessero, perdendo, a Gallarate, e che a Varese si faticasse fino all'ultimo giorno del secondo turno per vincere una partita in altri tempi data per scontata.

Così, poco più a nord, è successo che un ministro perdesse le elezioni, in un'altra città simbolo del leghismo, alle falde del Resegone, già lo scorso anno.

Nella nuova provincia di Monza e Brianza, fortemente voluta in tempi di abolizione delle province (sì, ciao), nel centro del centro del Nord, alle radici geopolitiche di questi ultimi vent'anni, il crollo della coppia B&B fa ancora più rumore.

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