Leggiamo dello sforzo di Beppe Pisanu e Walter Veltroni per rilanciare, con una ulteriore variazione sul tema, l'ipotesi di un governo di unità nazionale, affinché si possa superare questa fase orrenda.

Peccato, però, che le condizioni non ci siano oggi come non c'erano un anno fa e, sicuramente, a dicembre, quando si votò (troppo tardi, come ognun sa) la sfiducia al governo (alla Camera, perché al Senato la maggioranza è ancora più solida). Che B sia indisponibile, ovviamente, e che non ci siano i numeri per pensare a qualcosa di diverso.

Quanto alla grande alleanza, la versione elettorale del governo di unità nazionale, registriamo quotidianamente che non è stata presentata quasi da nessuna parte. Che il Terzo Polo corre pressoché dappertutto da solo (come qualcuno aveva previsto) e che non è chiaro che cosa faranno le sue varie anime al secondo turno. Insomma, la verità è che pare che questo clima di esasperazione abbia frammentato ulteriormente il quadro politico.

L'unica cosa da fare è cercare di vincere le Amministrative. E dimostrare, in quell'occasione, che il fronte anti-berlusconiano (che preferisco chiamare non-berlusconiano, per andare 'oltre') esiste nel Paese, visto che nel Palazzo, dove tanto ci siamo esercitati, non pare sia maggioritario.

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