In media, sono 823 gli euro di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani. Eppure il nostro Parlamento parla 70 volte di più del processo penale di quanto non tratti della disoccupazione giovanile.

Fioccano le cattive (pessime) notizie:

Da Nord a Sud ampie le differenze. La retribuzione media dei dipendenti neoassunti Under 30 in Italia è di 823 euro, ma con forti differenziazioni territoriali: al Nord la media è di 876 euro, oltre il 6% in più, nel Mezzogiorno non raggiunge i 750 euro. Quasi 130 euro di differenza.

Il gender pay gap si avverte sin dall’inizio. Mentre i maschi neoassunti sfiorano in media i 900 euro mensili, le ragazze si fermano a 750 euro: un gap di quasi 150 euro che tenderà ad aumentare nel corso della carriera lavorativa.

Gli impiegati e chi lavora nell'industria alzano la media:

Nell’industria gli stipendi più alti. La retribuzione media mensile netta di ingresso di un giovane nel comparto industriale è di 937 euro, il 14% circa in più della media, pari ad oltre 100 euro netti in più in busta paga. Anche chi lavora nelle costruzioni e nelle attività dei servizi riesce a strappare qualcosa in più rispetto alla media (circa 30 euro). I più penalizzati sono i giovani che iniziano a lavorare nel commercio, con uno stipendio di poco più di 650 euro, il 20% in meno del dato medio. Gli impiegati spingono in alto la media. Tralasciando le posizioni professionali da dipendenti più elevate, peraltro estremamente rare tra gli Under 30, quali i dirigenti ed i quadri, sono i giovani impiegati ad innalzare la media retributiva al primo impiego, con 912 euro mensili, dato che operai (737 euro) ed apprendisti (722 euro) percepiscono oltre il 10% in meno rispetto al valore medio.

Un solo dato sembra confortare chi la pensa diversamente dal governo B e dagli ultimi documenti presentati, in merito all'occupabilità dei giovani:

Il titolo di studio paga anche al primo impiego. L’importanza del titolo di studio acquisito, non solo per le capacità di occupabilità ma anche per la remunerazione del lavoro è lampante esaminando i dati disaggregati sia per livello di studio che per tipologia di titolo conseguito. Se un giovane neoassunto che si è fermato alle scuole dell’obbligo deve accontentarsi inizialmente di poco più di 700 euro al mese, un diplomato sfiora gli 800 euro, e se ha ultimato un percorso di studi in un istituto tecnico percepisce da subito 861 euro.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti